RSU 2015 Nella Ricerca

Un voto per consolidare l’alternativa al sindacato complice

Roma -

Il 3-4-5 marzo saremo chiamati al voto per il rinnovo delle Rappresentanze Sindacali Unitarie.

Questa tornata elettorale per il rinnovo delle RSU arriva in un contesto particolarmente complesso nel quale i consueti attacchi al lavoro dipendente ed in particolare a quello pubblico hanno assunto una violenza mai registrata in precedenza grazie alla risolutezza di un Presidente del Consiglio che interpreta in maniera autoritaria ed antidemocratica il suo ruolo e punta direttamente all’abbattimento dell’istituzione deputata alla difesa dei diritti dei lavoratori, il sindacato.

Le condizioni materiali dei lavoratori sono ormai decise in sede politica nazionale ed europea. È Renzi su ordine della Troyka a decidere se e quando verrà sbloccato il contratto dei lavoratori pubblici, a decidere il futuro dei precari, a decidere accorpamenti e soppressioni di enti, a decidere i tagli dei bilanci e degli organici.

È per questo che nelle prossime elezioni RSU assume una dimensione ancora maggiore il valore politico prima ancora della scelta della persona. Il nostro voto premierà linea nazionale del sindacato che voteremo.

Siamo chiamati ad una scelta.

Tra chi è stato complice nella costruzione delle condizioni utili affinché nel contesto attuale di crisi noi lavoratori pubblici, fossimo alla mercé dei Governi che, in attuazione dei dettami della Troyka, ci hanno sacrificati sull’altare della costruzione di un nuovo modello sociale funzionale ad uscire dalla crisi continuando a tutelare i privilegi di una minoranza.

E tra chi invece, come noi, si è opposto a questo progetto di trasformazione con la massima determinazione, ribattendo colpo su colpo con tutti i mezzi a nostra disposizione, anche con tutti i nostri limiti, ma con la consapevolezza che se ad opporci fossimo stati in qualche centinaia di migliaia saremmo senza dubbio stati molto più forti.

Riteniamo che chi ha deciso di tirarsi indietro, nascondendosi dietro nobili motivazioni, non stIa facendo l’interesse dei lavoratori.

Noi non ci tiriamo indietro. Non lasciamo campo libero a chi ci ha svenduto e ha svenduto la ricerca pubblica.

Vivremo queste RSU all’attacco, come sempre abbiamo interpretato la nostra azione sindacale, non accontentandoci della mera testimonianza.

In queste elezioni RSU lanciamo la sfida al Governo Renzi e ai suoi complici CGIL CISL e UIL per dimostrargli che in questo Paese non tutti hanno fatto proprio quel pensiero unico che li vede come vittime predestinate, che c’è ancora chi intende lottare e che esiste un’alternativa sindacale forte e radicata in grado di essere riferimento per questi lavoratori.

Facciamolo insieme, perché insieme siamo imbattibili!