Smart working in ENEA, ancora non ci siamo.
Il comunicato ENEA ai lavoratori prot. ENEA/2022/1601/PER sull'aumento delle giornate di lavoro agile non ci convince. Sulla base della circolare a firma congiunta Brunetta-Orlando, che invitava le amministrazioni a rimodulare lo smart working per contrastare il progredire dei contagi, l’Amministrazione ENEA ha aumentato il limite del LAG al 45% delle giornate lavorative mensili da gennaio a marzo 2022. Salvo poi pretendere il recupero delle giornate eccedenti il limite di 6 giorni (la quota più bassa in tutti gli EPR!) di LAG ordinario. A nostro parere questa pretesa è inaccettabile per almeno due ragioni:
- il limite del 45% soddisfa pienamente il requisito di prevalenza di lavoro in presenza previsto dalla circolare Brunetta-Orlando del 5 gennaio, quindi il recupero delle giornate di LAG non è necessario;
- il concetto di prevalenza di lavoro in presenza, con la previsione di milioni di contagi, è del tutto fuori luogo. A questo proposito, il 10 Gennaio USB PI Ricerca ha inviato ai presidenti ed ai direttori generali degli Enti Pubblici di Ricerca una lettera con la quale si chiede l’applicazione degli articoli 48 e 58 del CCNL EPR 2002-2005 – non disapplicati dal contratto Istruzione e Ricerca, quindi ancora vigenti e perfettamente esigibili – che permettono, attraverso la specifica definizione di lavoro remoto per i lavoratori della ricerca, di superare il “blocco” imposto da Brunetta.
Potete leggere cliccando:
• QUI la lettera che abbiamo inviato al Direttore del personale, chiedendo la rimozione dell'obbligo di recupero
• QUI la lettera inviata ai presidenti e direttori generali degli EPR
• QUI il comunicato ENEA
• QUI la circolare Brunetta-Orlando
Siamo l'unico sindacato a fare proposte concrete per difendere i diritti dei lavoratori della ricerca, in tutte le sedi istituzionali.